domenica 3 febbraio 2013

Se posso ancora

Se posso guardarti, tra il tempo e il salotto, alta e diritta in cucina a preparare frittelle di riso

se riesco vederti indietro nel giardino, chinata a badare tartarughe e fiori

se sento ancora il gusto del gelato, sempre fiordilatte, che mi compravi nei pomeriggi d'estate

l'odore dei tuoi capelli

la stretta delle tue mani grandi

la carezza dei tuoi occhi quando ridevi.

Se sono passati anni senza cancellare i pomeriggi sedute al tuo tavolo

le favole sul divano

le parole crociate

il fumo sottile delle tue sigarette

le serate sedute per strada

il tuo cognome che facevo finta fosse anche il mio

la tua eterna cura.

Se posso averti così, ancora con me.

Che cosa ci ha fatto in fondo la morte?






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